BTP ITALIA 22.11.2028- CEDOLA REALE MINIMA
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COSA E’ IL BTP ITALIA?
Il BTP Italia è un Titolo di Stato italiano che fornisce all’investitore una protezione contro l’inflazione nazionale: sia le cedole, pagate semestralmente, che la rivalutazione del capitale, anch’essa corrisposta semestralmente, sono calcolate in base all’inflazione italiana, misurata dall’Istat attraverso l’indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operati ed impiegati (FOI) con esclusione dei tabacchi. Alla scadenza finale il BTP Italia garantisce la restituzione del valore nominale sottoscritto.
CHE CEDOLE PAGA?
Ogni 6 mesi viene riconosciuto al detentore del titolo:
1. La cedola semestrale calcolata moltiplicando la metà della cedola annuale fissa garantita (Tasso Cedolare Reale Annuo) stabilita all’emissione, per il capitale sottoscritto rivalutato sulla base dell’inflazione verificatasi nell’ultimo semestre.
2. La rivalutazione semestrale del capitale sottoscritto che consente di recuperare la perdita del potere di acquisto realizzatasi in quel periodo.
COSA E’ IL COEFFICIENTE DI INDICIZZAZIONE?
Elemento cardine per la determinazione della rivalutazione semestrale e del capitale sottoscritto rivalutato è il calcolo del Coefficiente di indicizzazione (CI). Tale coefficiente è pari al rapporto tra l’indice di inflazione FOI del giorno di pagamento della nuova cedola rispetto al valore dell’indice FOI relativo alla data di pagamento della cedola precedente (Indice Inflazione Base).
Tale Coefficiente viene calcolato anche ogni giorno di mercato aperto in quanto necessario per determinare il controvalore con cui vengono regolati gli scambi dei BTP Italia sul mercato secondario e i relativi ratei di interesse.
Poiché i BTP Italia sono emessi in date diverse e pagano cedole in date diverse per ognuno di essi viene calcolato ogni giorno lo specifico Coefficiente di Indicizzazione.
In un contesto di inflazione, quando i prezzi dei beni e servizi aumentano nel tempo, il Coefficiente di Indicizzazione assume sempre un valore superiore a 1
COME SI CALCOLA LA CEDOLA SEMESTRALE?
E’ calcolata moltiplicando il Tasso Cedolare Reale Annuo definitivo/2 per il capitale rivalutato (Capitale nominale sottoscritto moltiplicato per il Coefficiente di Indicizzazione)
In caso di deflazione nel semestre (cioè quando l’indice di inflazione scende e il coefficiente di indicizzazione è inferiore a 1), la cedola dello stesso semestre viene calcolata moltiplicando il Tasso Cedolare semestrale Reale per il capitale nominale non rivalutato (floor sulla cedola), garantendo per il relativo semestre un rendimento minimo pari al Tasso Cedolare Reale semestrale fisso. In caso di inflazione (l’indice di inflazione torna a salire) nei semestri successivi, la rivalutazione del capitale avverrà solo qualora l’indice FOI torni a superare il livello massimo raggiunto nei semestri precedenti.
COME DI CALCOLA LA RIVALUTAZIONE SEMESTRALE?
E’ calcolata moltiplicando il Capitale Nominale sottoscritto per il Coefficiente di Indicizzazione. Non può assumere valori negativi.
In caso di deflazione nel semestre non vi è addebito e non è dovuto alcun pagamento da parte dell’investitore (floor del capitale). In caso di inflazione nei mesi successivi, la rivalutazione del capitale avverrà solo quando l’indice di inflazione torna a superare i livello massimo raggiunto nei semestri precedenti.
COSA SUCCEDE SE IN UN SEMESTRE L’INFLAZIONE E’ INFERIORE AL QUELLA DEL SEMESTRE PRECEDENTE?
La rivalutazione del capitale dipende dal Coefficiente di Indicizzazione basato sull’Indice di inflazione. L’indice sale (e il Coefficiente di Inflazione è superiore a 1), anche se in un semestre la suo tasso di aumento (quello che comunemente viene chiamato tasso di inflazione) è inferiore a quello del periodo precedente. La rivalutazione semestrale non viene pagata solo quando il valore finale dell’indice FOI risulta inferiore al suo valore di inizio periodo. in questo caso il Coefficiente di Indicizzazione è infatti inferiore a 1. Si tratta dei casi in cui il tasso di inflazione non è inferiore a quello del periodo precedente ma assume valori negativi (caso di deflazione).

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