Fare le giuste domande può far emergere la reale preparazione di un consulente; non occorre essere degli esperti di finanza, è sufficiente porre delle domande “scomode” costringendo l’interlocutore a muoversi su un terreno al quale non è abituato.
Perchè alcuni mix di portafoglio (assets allocation) sono meglio di altri? Ecco un’altra domanda scomoda. Sapresti individuare quale, tra questi portafogli finanziari, è meglio degli altri e perchè?
Diversificazione carente
La diversificazione proposta da intermediari impreparati e comunicazione finanziaria superficiale consiste nel proporre “un pò di azioni” ed “un pò di obbligazioni”.
Diversificazione naive
Spesso si sente dire che “non bisogna mettere tutte le uova nello stesso paniere”; è corretto ma quali strumenti finanziari acquistare ed in quale proporzione?
Global Market Portfolio
Questo portafoglio rappresenta la composizione, per valorizzazione di mercato, di tutti gli assets finanziari a livello mondiale. E’ un portafoglio efficiente?
Alcune domande alle quali un consulente dovrebbe poter rispondere.
L’industria finanziaria ha sfornato, con una impressionante accelerazione in questi ultimi anni, migliaia di diverse tipologie di strumenti finanziari. Tutta questa apparente specializzazione alimenta una narrazione finalizzata alla vendita, ma spesso sono prodotti che offrono poco valore per l’Investitore. Il dovere di un consulente è fornire le indicazioni utili a distinguere il marketing (la narrazione) dai fatti.
“Investiamo il 20% in azionario europa, il 15% in obbligazioni paesi emergenti, il 10% in…” Perchè queste percentuali? Chiedere “perchè?” è un tuo diritto e rispondere con chiari riferimenti metodologici è un dovere del consulente. Non accontentarti di generici proclami o frasi fatte come ad esempio “perchè corrisponde al Suo profilo di rischio”. Studi scientifici rigorosi dimostrano che le decisioni di quanto allocare in ogni classe di investimento sono determinanti per ridurre il rischio di non raggiungere gli obiettivi prefissati e devono essere prese sulla base di precisi criteri metodologici che devono essere esplicitati in termini formali.
“Poi quando è salito abbastanza ne vendiamo una parte”, in tanti anni di attività ho anche sentito fare anche queste affermazioni. Immagina se gli ingegneri progettassero i ponti con la stessa approssimazione. Le regole di ribilanciamento di portafoglio devono essere definite chiaramente ex ante e devono rispondere a precise metodologie validate statisticamente.
Meglio fare molte domande.
L’industria della consulenza finanziaria ha preferito creare il mito dell’Esperto.
Putroppo devo deluderti: i cosiddetti “esperti” non esistono e non hanno alcuna capacità di prevedere l’andamento dei mercati e dell’economia in maniera statisticamente superiore alla semplice distribuzione normale dei risultati storici.
Molti investitori, spesso assai competenti nei rispettivi ambiti professionali, non cercano gli esperti perchè ritengono di essere degli esperti essi stessi, pertanto in grado di azzeccare il titolo giusto o saper comprare e vendere al momento giusto. Gli investimenti finanziari vissuti come scommesse da vincere, insomma.
Il mio obiettivo non è quello di farti fare scommesse sui mercati finanziari, piuttosto è quello di fornirti gli strumenti per poter gestire i tuoi investimenti così come un imprenditore gestisce la propria azienda.