Le maggiori economie globali continuano a mostrare dati macroeconomici misti con una insolita divergenza tra l’industria manifatturiera e dei servizi.
Il divario tra questi due settori si è ulteriormente ampliato nel mese di Maggio dal momento che i servizi beneficiano di una forte domanda dei consumatori supportata da un rimbalzo dell’attività turistica.
In questa situazione, i PMI US e EU (anticipatori del PIL di fine anno) dei servizi sono stabilmente maggiori di 50 (espansione economica) mentre quelli manifatturieri mostrano segni di un possibile rallentamento economico.
Parallelamente si conferma in calo l’inflazione di Maggio in Spagna (+6.1% YoY vs +6.6% in Aprile), in Francia (+5.1% YoY vs +5.9% in Aprile) e in Italia (+7.6% YoY vs +8.2% in Aprile).
In termine generali, l’inflazione EU continua il proprio trend ribassista. La resilienza macroeconomica conferma così l’improbabilità di una recessione mondiale profonda tanto che oggi il 70% degli investitori istituzionali ha aspettative di “soft landing” per l’economia US nei prossimi 12 mesi.
La resilienza economica, unitamente ad un progressivo raffreddamento delle instabilità finanziarie, hanno permesso ad un buon numero (88) di società dello S&P 500 di raggiungere nuovi massimi su 52 settimane.
Possibili soluzioni di asset allocation
Obbligazionario – Preferenza per il Credito Europeo Investment Grade poiché:
a. Offre spread più interessanti rispetto al corrispettivo americano;
b. Le società vantano bilanci solidi (elevati livelli di liquidità, bassa necessità di funding e alto coverage degli interessi) non in linea con i default impliciti scontati dai mercati.
Al credito EU Investment Grade è possibile affiancare:
Per l’Investitore meno ambizioso, l’obbligazionario aggregate a breve termine permette di beneficiare di una curva piatta (YTM di oltre 4% e duration inferiore all’anno).
Per l’Investitore più ambizioso, il credito europeo High Yield a breve termine permette di accelerare i rendimenti (YTM di oltre 7%) mantenendo un’esposizione alla durata bassa (inferiore a 2 anni).
Azionario – La preferenza per questa tipologia di asset rimane considerato il possibile avvicinarsi dei punti di pivot delle Banche Centrali con il quale si potrebbe generare una sovra-performance del “growth” vs “value”.
Inoltre tendiamo a preferire la componente azionaria US rispetto a quella EU dal momento che gli EPS europei, secondo i nostri analisti, sono ancora elevati rispetto alle controparti americane.
Per controbilanciare un contesto di mercato che rimarrà volatile per almeno tutto il primo semestre 2023 è ideale accumulare, anche ad un ritmo più sostenuto, sulla debolezza, ad esempio tramite i piani di accumulo (PAC o investimenti cadenzati nel tempo) e mixare stili di gestione (value e growth) per affrontare eventuali correzioni di breve termine.