Rispetto della normativa e garanzia del rapporto fiduciario.
Sono iscritto all’albo dei Consulenti Finanziari, l’attività del mio studio professionale è pertanto autorizzata e sottoposta al controllo delle autorità che vigilano sul rispetto delle normative in materia di consulenza finanziaria agli investimenti. Non sono un dipendente di banche, istituzioni finanziarie o compagnie assicurative, questa è una condizione imprescindibile per poter operare nel pieno rispetto del mandato fiduciario.
Opero in questo settore, con continuità, da oltre 20 anni.
Ma non è solo questo che differenzia la mia attività da un’offerta indistinta di consulenza finanziaria spesso impreparata ed approdata a questo settore più per la prospettiva di facili guadagni che per un reale interesse per le materie finanziare e le tecniche di investimento.
Solo la passione per i temi della pianificazione finanziaria può fare da stimolo alla continua ricerca dei fattori di mercato e di rischio che influenzano l’andamento di un investimento finanziario ed alla individuazione dei più efficienti strumenti di risparmio.
La mia attività si fonda sulla volontà di condividere con il Cliente investitore le metodologie di investimento che verranno applicate non solo al momento dell’allocazione iniziale del capitale da investire, ma anche e soprattutto durante la vita dell’investimento, proprio quando il peggiore nemico del Cliente non assistito (e del Consulente che opera senza alcun protocollo di investimento) diventa l’emotività. Queste metodologie verranno poi impiegate solo nel caso in cui siano state comprese e consapevolmente approvate dal Cliente.
La sicurezza è la conseguenza della trasparenza.
Chi è il tuo consulente. E’ sostenibile il rapporto fiduciario?
Perché è importante indagare il tipo di rapporto fiduciario che, oggettivamente, il consulente è in grado di garantire?
Senza voler generalizzare è molto probabile che il tipo di inquadramento lavorativo e professionale di chi eroga consulenza finanziaria e le sue modalità operative, incida profondamente sulla sostenibilità del rapporto fiduciario.
Le banche tradizionali stanno subendo una profonda trasformazione e ne è messa in discussione la stessa struttura operativa. A risentirne sono proprio le filiali bancarie, a causa della redditività che si va sempre più comprimendo. La sopravvivenza delle filiali e troppo spesso legata all’inasprimento del conflitto di interesse con i clienti ed in questo il dipendente bancario non ha purtroppo, a causa del rapporto di dipendenza, alcuna voce in capitolo. Se c’è un particolare prodotto finanziario da collocare, deve essere collocato anche se carico di costi occulti ed inefficiente, come testimoniano le cronache di questi anni sul risparmio tradito. Sei ancora convito di poter ricevere buona consulenza in una filiale bancaria?
Dopo essere diventati dipendenti di un’azienda in cui è entrata la mano privata, i dipendenti postali hanno dovuto subire le stesse pressioni commerciali e di budget dei dipendenti delle banche tradizionali; in questo caso le pressioni di vendita sono ancora più pericolose perché il conflitto di interessi è spesso con un pubblico di risparmiatori avanti negli anni e certamente non preparato alla complessità dei mercati finanziari. Sei ancora convito di poter ricevere buona consulenza in un ufficio postale?
I servizi di investimento online (anche noti come roboadvisors), benché pubblicizzati come evoluzione delle consulenza, utilizzano modelli di investimento superati ed obsoleti. Incredibile vero? Posso dirtelo con certezza assoluta poiché ho sviluppato, oltre venti anni fa, qualcuno di questi servizi online, e quelli pubblicizzati oggi utilizzano le stesse metodologie. Il mio studio utilizza modelli di investimento attuali ed enormemente più evoluti rispetto a quelli dei servizi online.